Il sigillo è arrivato i giorni scorsi: dieci cartelli stradali che da metà giugno, ai dieci principali ingressi cittadini, danno il benvenuto a Pesaro, Città della bicicletta. Marketing territoriale, ovviamente: ma c’è della sostanza, dietro alle ‘mostrine’ che il sindaco Matteo Ricci ha voluto dare alla sua amministrazione. In primavera, infatti, l’annuale rapporto della ciclabilità urbana realizzato da Legambiente ha innalzato il capoluogo marchigiano al vertice tra le città italiane: sullo stesso livello di Bolzano, con il 28% degli spostamenti urbani in sella alla bicicletta, e un gradino sopra a Ferrara in questa graduatoria.
Il merito di questa ascesa è in buona parte dovuto allo sviluppo di una rete ben integrata, e ben segnalata di Bicipolitana: 11 percorsi (per un totale, ancora in crescita, di 79 chilometri di ciclabili) che si intersecano collegando entroterra e centro storico, porto e spiagge, percorsi casa-lavoro e arterie dello shopping. Una cartellonistica che ricorda quelle delle subways delle metropoli europee le distingue per colori, e accompagna sul percorso indicando connessioni, e le più importanti mete in corrispondenza (da questa pagina è possibile scaricare la mappa della Bicipolitana).
Tra le prime nate, la Linea 2, l’azzurra, segue il filo della costa per tutta la città e prosegue poi lungo l’Adriatico fino a Fano, preziosa risorsa per il turismo balneare, inserita nel corridoio della Ciclovia Adriatica, percorso numero 6 della rete Bicitalia.
Questione di settimane, ha anticipato il sindaco Ricci, e il richiamo alla “Città della bicicletta” (cui si abbina quello altrettanto consolidato di “Città della Musica”), accoglierà anche agli svincoli dell’Autostrada, e all’uscita della stazione ferroviaria.