La priorità sono loro, gli utenti deboli della strada, quelle migliaia di ciclisti e di pedoni che in una capitale europea, non importa se turisti o residenti, hanno il diritto alla vivibilità degli spazi urbani e alla sicurezza negli spostamenti quotidiani. Ecco che a sbilanciarsi in sostegno della mobilità sostenibile, come altri primi cittadini di metropoli del vecchio continente, è il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. E dunque? Altre ciclabili? L’amministratrice socialista ha pensato più in grande: aumentare del 50% lo spazio dedicato a pedoni e ciclisti, nonché al verde pubblico, in alcune piazze della capitale francese.
Sette le piazze parigine interessate dal Plaza Renovation Project approvato il 29 marzo. E non sono certo siti periferici quelli che vedranno un incremento del 50% dello spazio per ciclisti e pedoni: Place de la Bastille, simbolo già di un’altra rivoluzione, attende presto un intervento viabilistico che collegherà il centro della piazza al marciapiede tramite un’area verde arricchita con panchine per la sosta, quella che troppo spesso viene negata dal traffico. Ancora: su Place de la Nation, un tempo terra proibita ai pedoni se non durante gli scioperi, Anne Hidalgo ha in mente l’estensione del parco già esistente. Idee simili per le restanti cinque piazze (Place des Fêtes, Place Gambetta, Place d’Italie, Place de la Madeleine e Place du Panthéon), tutte pronte a una “mano” di verde e di ecosostenibilità.
Una promessa elettorale, quella di piazze a misura di pedoni e ciclisti, che il sindaco di Parigi Anne Hidalgo intende mantenere. E lo sforzo sulla mobilità dolce, apprezzabile anche negli incentivi al bike to work per i dipendenti del comune, viene condiviso con le aziende Cisco e Placemeter, quest’ultima attiva nella raccolta di immagini video sui principali snodi stradali. Si tratta di sequenze che forniscono dati alla politica, come il numero in tempo reale di automobilisti, ciclisti e pedoni, tutte informazioni utili per lo studio di soluzioni che snelliscano il traffico.